
DOC o IGT: quali sono le differenze e quale scegliere
Quando si parla di vino italiano, due acronimi molto ricorrenti sono DOC e IGT. Entrambi indicano una certificazione di qualità, ma con caratteristiche, criteri e significati diversi. In questo articolo scopriremo il significato dei termini DOC e IGT, quali sono le loro differenze principali e quando è meglio scegliere un vino DOC o IGT.
Le origini delle denominazioni italiane
Il sistema delle denominazioni nasce ufficialmente in Italia nel 1963 con l’introduzione della legge n. 930, che istituisce le Denominazioni di Origine Controllata (DOC). L’obiettivo era quello di tutelare i vini tradizionali italiani, legati a precise zone geografiche e a tecniche produttive tramandate nel tempo.
Nel 1992, con la legge n. 164, viene introdotta l’Indicazione Geografica Tipica (IGT), per valorizzare quei produttori che, pur non aderendo completamente ai disciplinari DOC, realizzavano vini di alta qualità rappresentativi del territorio.
Cosa significa DOC: Denominazione di Origine Controllata
La sigla DOC sta per Denominazione di Origine Controllata. Si tratta di un riconoscimento attribuito ai vini prodotti in una determinata zona geografica e secondo precisi disciplinari di produzione.
Caratteristiche principali della DOC:
- Controlli specifici sulla produzione
- Area geografica delimitata
- Utilizzo di vitigni specifici
- Tecniche di vinificazione regolamentate
- Analisi chimiche e organolettiche
Un vino DOC deve rispettare un insieme di regole ben precise, stabilite dal disciplinare, che garantiscono la tipicità e la qualità costante del prodotto.
Cosa significa IGT: Indicazione Geografica Tipica
La sigla IGT indica l’Indicazione Geografica Tipica. Questo livello di certificazione è più flessibile rispetto alla DOC ed è stato introdotto per riconoscere i vini di qualità legati a una determinata area geografica, ma con maggiore libertà produttiva.
Caratteristiche principali dell’IGT:
- Area geografica di riferimento definita
- Maggiore libertà nei vitigni utilizzabili
- Meno restrizioni sulle tecniche produttive
- Buona tracciabilità e legame col territorio
I vini IGT permettono ai produttori di sperimentare con tipi di uva e metodi di vinificazione non ammessi nei disciplinari più rigidi delle DOC o DOCG.
Differenze principali tra DOC e IGT
Vediamo ora un confronto diretto tra le due certificazioni:
Aspetto | DOC | IGT |
---|---|---|
Controlli | Più rigorosi | Meno rigidi |
Disciplinare | Dettagliato e restrittivo | Più flessibile |
Vitigni | Predefiniti | Liberi (entro certi limiti) |
Area geografica | Più ristretta | Più ampia |
Tradizione | Forte legame con la storia del territorio | Maggiore apertura all’innovazione |
Meglio DOC o IGT? Dipende da cosa cerchi

La domanda “meglio DOC o IGT?” non ha una risposta unica. Dipende dalle tue preferenze, dal tipo di vino che cerchi e dall’occasione.
Quando scegliere un vino DOC
Scegli un vino DOC se:
- Vuoi un prodotto legato alla tradizione locale
- Cerchi standard qualitativi costanti
- Ti interessa la tipicità di un territorio specifico
Quando scegliere un vino IGT
Scegli un vino IGT se:
- Vuoi esplorare vini innovativi o fuori dagli schemi
- Preferisci uvaggi internazionali o blend inusuali
- Cerchi un buon rapporto qualità/prezzo
Molti “Supertuscan“, i celebri vini toscani di alta gamma nati da blend internazionali, sono classificati come IGT per via della loro creatività produttiva.
In conclusione, sia i vini DOC che IGT rappresentano due diverse espressioni dell’eccellenza vinicola italiana. La Denominazione di Origine Controllata punta sulla tradizione e sul rispetto rigoroso del territorio, mentre l’Indicazione Geografica Tipica lascia più spazio alla creatività dei produttori.
Come scegliere tra DOC e IGT
Ecco una lista di criteri che puoi tenere a mente:
- Occasione: per eventi formali o regali, il DOC è spesso più indicato
- Budget: gli IGT possono offrire piacevoli scoperte a prezzi più accessibili
- Curiosità: se ami sperimentare, i vini IGT sono perfetti
- Tradizione: se vuoi un sapore autentico e storico, scegli DOC
Entrambe le denominazioni offrono vini eccellenti. L’importante è lasciarsi guidare dal proprio gusto.