Chardonnay

Lo Chardonnay è uno dei vitigni a bacca bianca più conosciuti e coltivati al mondo. Esistono diverse teorie circa l’origine dei questo vitigno. Alcuni studi suggeriscono che abbia origini orientali, altri che si tratti di un incrocio spontaneo avvenuto tra le uve di Pinot Nero e di Gouais Blanc.

Un’ulteriore teoria suggerisce che abbia origini orientale (come detto) e più nello specifico che provenga da Gerusalemme, tant’è che il termine Chardonnay – nonostante le sue assonanze francesi – avrebbe origini ebraiche.

Caratteristiche del vigneto

Chardonnay

Foto di Couleur da Pixabay

 

Lo Chardonnay è un vitigno in grado di adattarsi a terreni e climi molto diversi tra loro. Questa sua adattabilità gli ha conferito una crescita esponenziale della sua diffusione internazionale. Tuttavia solo dal 1978 le uve Chardonnay sono iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite.

Oggi viene coltivato in tutte le Regioni italiane e si può identificare come prima artefice della produzione di spumanti italiani, come il Blanc de Blancs Millesimato.

Ampelografia dello Chardonnay

La pianta dello Chardannay si contraddistingue da una foglia media, rotonda, un grappolo di medie dimensioni a forma piramidale; l’acino è di media grandezza, con buccia mediamente consistente, tenera e di colore giallo dorato.

Le uve dello Chardonnay viene raccolta in maniera precoce rispetto ad altra uve bianche, solitamente intorno alla prima decade di settembre ma in alcuni casi viene raccolta anche nell’ultima decade di agosto. Predilige i climi temperato-caldi, i terreni collinari, argillosi e calcarei, gli ambienti ventilati e freschi.

Abbinamenti

Data la sua struttura e versatilità è difficile selezionare degli alimenti specifici. Grazie alla sua freschezza può essere collocato facilmente all’ora dell’aperitivo. Tuttavia nel caso di un Blanc de blanc, e quindi di uno spumante, i migliori risultati in termini di abbinamento si hanno con i crostacei.